Questa mattina ho avuto il "piacere" di seguire la trasmissione Agorà condotta dalla femminista Serena Bortone. La tematiche: accordo di governo tra Salvini e Di Maio; il
debito pubblico e la crescita economica.
Gli ospiti una volta incalzati sulla questione del
debito pubblico (il secondo più alto dell'Unione Europea) hanno dato vita a fantasiosi
voli pindarici verso mete strane e girato intorno al nocciolo della questione: la
mercificazione della moneta. L'attuale società italiana
— ahimè
— è
connotata da opportunismo di opinione per mera convenienza perchè si teme per la
perdita del posto di lavoro per aver assunto, idee o posizioni, contrarie alle direttive dell'establishment. Dove è andato a finire tutto lo sbrodolamento "di democrazia e libertà di espressione" ? La democrazia italiana (e mondiale) è una
democrazia di facciata.
La
voragine del debito pubblico cresce sempre più perchè il diritto di
emissione di moneta (che per logica dovrebbe appartenere ad uno Stato e che va sotto il nome di
sovranità monetaria) è delegata a banche terze che
pretendono il pagamento dell'interesse sulla moneta emessa. Una edulcorata forma di
schiavitù a cui sono soggette le economie mondiali, oramai sempre più dipendenti da
decisioni prese al di fuori del territorio nazionale e del tutto assoggettate a questo sistema truffaldino (
il prestito della moneta ad interesse) che è incompatibile con i tanto decantati principi di libertà, pluralità e democrazia. Una
dittatura finanziaria centralizzata e globale.
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L'Italia non può stampare moneta. La banche centrali
hanno il privilegio di essere le uniche istituzioni a poter
legalmente emettere moneta. Come se non bastasse, il
sistema finanziario, pretende il pagamento dell'interesse sulla moneta emessa. Naturalmente è un sistema folle.
Ma ci rendiamo conto della gigantesca truffa ? |
Il potere dei soldi ha plasmato, modellato e costruito, un modello di
società impersonale:
multi-etnica,
multi-culturale e
poli-sessuale che stà portando alla progressiva
perdita delle identità Nazionali, al
deterioramento dei valori e alla
disgregazione degli Stati, al fine di rendere
i popoli più vulnerabili alla stretta delle decisioni finanziarie. L'inconsapevolezza conduce ad una sensazione di inevitabilità, come se non avessimo alternativa; ed è dal senso di impotenza che il potere finanziario trae la sua forza. Come disse
Goethe "
nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo."
Il giusto atteggiamento da adottare.
Prelevare i risparmi (insieme agli altri depositanti) così da far
fallire le banche con conseguenze
devastanti per il
potere finanziario. Il
cittadino dovrebbe detenere il controllo del conio, perchè è lui che, accettandolo, ne crea il
valore. È sempre bene ricordare che le
banconote sono semplici
pezzi di carta.