La moneta inclusiva e anti-razzista
Il mescolamento etnico — promosso da decenni sui mass media occidentali — incentivato da una immigrazione fuori controllo porterà alla nascita dell'individuo indefinito, ovvero, privo di specificità. In questo "nuovo mondo" — le nazioni come le intendiamo oggi — cesseranno di esistere. Quando si arriverà ad un livello di indefinizione collettiva su larga scala che senso avrà mantenere una caratterizzazione nazionale ? Dopo l'abolizione delle frontiere seguirà il lancio della moneta unica mondiale.
Ecco dove si vuole andare a parare.
Chi controlla la moneta a potere decisionale su tutto. Il potere più forte al mondo è dato dal monopolio di pochi privati banchieri internazionali che mettono in circolazione (anche) la nostra moneta. Ciò contribuisce a favorirne l'arricchimento smisurato attraverso queste emissioni di moneta-prestito.
"L'inclusività, il femminismo anti-fascista, il terzo sesso, l'anti-nazismo" (...) sono il pretesto per raggiungere il fine: riduzione e indefinizione collettiva così da permettere a questo potere un maggior controllo sul mondo.
Il mescolamento etnico — promosso da decenni sui mass media occidentali — incentivato da una immigrazione fuori controllo porterà alla nascita dell'individuo indefinito, ovvero, privo di specificità. In questo "nuovo mondo" — le nazioni come le intendiamo oggi — cesseranno di esistere. Quando si arriverà ad un livello di indefinizione collettiva su larga scala che senso avrà mantenere una caratterizzazione nazionale ? Dopo l'abolizione delle frontiere seguirà il lancio della moneta unica mondiale.
Ecco dove si vuole andare a parare.
Chi controlla la moneta a potere decisionale su tutto. Il potere più forte al mondo è dato dal monopolio di pochi privati banchieri internazionali che mettono in circolazione (anche) la nostra moneta. Ciò contribuisce a favorirne l'arricchimento smisurato attraverso queste emissioni di moneta-prestito.
"L'inclusività, il femminismo anti-fascista, il terzo sesso, l'anti-nazismo" (...) sono il pretesto per raggiungere il fine: riduzione e indefinizione collettiva così da permettere a questo potere un maggior controllo sul mondo.
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Lagarde: "Protezionismo danneggerà i più poveri.
Il mondo ha debiti mai visti"
Il direttore generale del Fondo Monetario, pur senza nominare gli Usa, attacca la politica commerciale di Trump: "Il sistema di scambi - dice - ha trasformato la storia". L'indebitamento pubblico e privato a 164 mila miliardi di dollari
ROMA - "I governi devono evitare il protezionismo in ogni sua forma. La storia ci insegna che le restrizioni all'import fanno male a tutti, soprattutto ai consumatori più poveri". Da Hong Kong, il direttore generale del Fmi Christine Lagarde sottolinea che "il sistema di scambi commerciali internazionali ha trasformato il mondo. Ha contribuito a dimezzare la percentuale della popolazione mondiale che vive in condizioni di estrema povertà" mentre le barriere protezionistiche impediscono al commercio di "svolgere il suo ruolo fondamentale per rafforzare la produttività".
"Ma questo sistema di regole e responsabilità condivisa corre ora il pericolo di essere distrutto. Questo sarebbe imperdonabile, un fallimento collettivo". Nello stesso tempo, Lagarde denuncia "le troppe pratiche sleali, che devono essere eliminate perché possono lasciare tracce sugli equilibri commerciali tra Paesi". In concreto, bisogna proteggere ad esempio proprietà intellettuale e ridurre le distorsioni che favoriscono le imprese di statali.
Lagarde lancia anche l'allarme debito: quello pubblico e privato ha
raggiunto a livello globale la quota record di 164.000 miliardi di
dollari. Il debito pubblico nelle economie avanzate è, dunque, a livelli
non visti dalla Seconda Guerra Mondiale. "Un indebitamento elevato
rende i governi, le aziende e le famiglie più vulnerabili a una stretta
delle condizioni finanziarie", mette in evidenza Lagarde.
Ma Lagarde resta ottimista, a patto che governi, imprese e persone singole abbiano coraggio: "I governi - spiega - dovrebbero usare l'attuale crescita per portare avanti le riforme: la finestra di opportunità è aperta, è necessario riparare il tetto nei periodi in cui splende il sole. Le riforme necessarie sono spesso spesso politicamente difficili, ma sono più efficaci e facili da attuare quando le economie crescono."
Il direttore generale dell'Fmi cita Henri
Matisse: "La creatività richiede coraggio. Abbiamo bisogno di più
coraggio, nelle stanze dei governi, nelle aziende, e nelle nostre
menti".
Nel mese di gennaio, il Fondo Monetario ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell'economia mondiale al 3,9% per il 2018 e il 2019. E il Fondo continua ad essere ottimista perché "le economie avanzate cresceranno sopra il potenziale di crescita media quest'anno e il prossimo" e perché gli Stati Uniti sono in piena occupazione. Parallelamente in Asia, le prospettive restano solide, "il che è un bene per tutti, perchè questa regione contribuisce a quasi due terzi della crescita globale".
Tuttavia, il ritmo di "crescita prevista per il 2018 e il 2019 finirà per rallentare" nella misura in cui le politiche a sostegno dell'economia si interromperanno soprattutto in Usa e Cina.
Nel mese di gennaio, il Fondo Monetario ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell'economia mondiale al 3,9% per il 2018 e il 2019. E il Fondo continua ad essere ottimista perché "le economie avanzate cresceranno sopra il potenziale di crescita media quest'anno e il prossimo" e perché gli Stati Uniti sono in piena occupazione. Parallelamente in Asia, le prospettive restano solide, "il che è un bene per tutti, perchè questa regione contribuisce a quasi due terzi della crescita globale".
Tuttavia, il ritmo di "crescita prevista per il 2018 e il 2019 finirà per rallentare" nella misura in cui le politiche a sostegno dell'economia si interromperanno soprattutto in Usa e Cina.
Fonte: repubblica.it
COMMENTO
In
questo mondo di innovazione sociale, tutela anti-discriminatoria, democrazia e pluralità solo nel settore
finanziario non vi può essere concorrenza. La Federal Reserve esercita una dittatura monopolistica (o semi-monopolistica) che ha
privato la stragrande maggioranza delle nazioni mondiali della
sovranità monetaria. Il "mondo ha debiti mai visti" e ciò — a detta della Lagarde — "rende i governi, le aziende e le famiglie più vulnerabili a una stretta
delle condizioni finanziarie".
La Federal Reserve decide tutto della nostra vita perchè ha in mano il sistema di emissione monetaria. Tutta la moneta che circola negli stati è in prestito a questa banca privata — e che quindi non risponde ad alcun governo — pretende il pagamento dell'interesse sulla moneta emessa. Va da se che il debito pubblico è inestinguibile. Ogni nazione è costretta a subire le decisioni di questo potere ad ogni livello (politico, culturale...) perchè gli stati sono indebitati fino al midollo a causa di questo sistema truffaldino che di fatto ci rende succubi delle decisioni altrui.
Riduzione, indefinizione e confusione.
Contollo perpetuo.
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Non è tutto oro quel che luccica
Tutta un'altra storia
Una storia seria oltre a dedicare capitoli su capitoli alle leggi
razziali naziste e su provvedimenti varati dalla Germania nazista negli
anni trenta e quaranta contro gli ebrei, dovrebbe dedicare la medesima
attenzione su avvenimenti poco conosciuti, come la Dichiarazione di
Guerra degli Ebrei alla Germania, avvenuta il 23 marzo 1933 quando
20.000 ebrei protestarono al New York's City Hall. Picchetti di
boicottaggio furono organizzati contro i prodotti della Germania nei
magazzini, nei negozi e nelle attività commerciali di New York City. Il
giornale titolò: "Judea Declares War on Germany - Jews of All the World
Unite in Action" (La Giudea dichiara guerra alla Germania. Ebrei di
tutto il mondo uniti nell'azione). I nazisti, a loro volta, risposero con un loro boicottaggio contro tutti i negozi ebrei in Germania.
Simon Wiesenthal, scrittore austriaco di origine ebraica, in occasione del boicottaggio delle merci tedesche, promosso dall'ebraismo mondiale il 24 marzo 1933, disegnò questo cartone.
L'appello di Hitler alle democrazie occidentali
Il 17 Maggio 1933 Hitler si rivolse al Reichstag in questo modo circa le sue intenzioni [1]:
"La Germania è perfettamente pronta a smantellare il suo intero apparato militare ed a distruggere le sue rimanenti armi se le nazioni confinanti faranno la stessa identica cosa. La Germania è disposta a rinunciare a qualsiasi tipo di armamento aggressivo se le nazioni armate, dal canto loro, distruggeranno i loro armamenti entro un determinato periodo e se il loro uso verrà messo al bando da una convenzione internazionale. La Germania è comunque preparata a rinunciare ad armamenti offensivi se il resto del mondo farà la stessa cosa. La Germania è disposta ad aderire a qualsiasi patto solenne di non aggressione in quanto non ritiene di attaccare nessuno ma solamente di acquisire sicurezza."
Nessuna delle democrazie "che sospiravano la pace" tenne in considerazione l'offerta di Hitler.
[1] Francis Neilson, The Churchill Legend, pagina 278.
Le olimpiadi del 1936 in Germania: il caso di Jesse Owens
La ripresa economica della Germania hitleriana permise ai tedeschi di ospitare i giochi olimpici del
1936. Poi passate alla storia
per il fantomatico rifiuto da parte di Hitler di stringere la mano al
nero Jesse Owens, medaglia d'oro nei 100 metri. [1] In realtà le cose
andarono diversamente:
"Nella sua autobiografia, l'atleta narra che quel giorno, dopo essere salito sul podio, passò di fronte alla tribuna d'onore. Il Fuhrer lo guardò, si alzò in piedi e lo salutò con un cenno della mano. I resoconti giornalistici su quell'episodio, secondo Owens, erano stati di cattivo gusto. Lo snobbò ben di più il presidente americano Roosevelt, evitando di incontrarlo alla Casa Bianca." [2]
[1] The Jewish Western Bulletin, 21 agosto 1936, pag. 1.
[2] Francesco Facchini, Olimpiadi, 2008, pag. 42.
Il massacro di civili tedeschi in territorio polacco
Dopo il trattato di Parigi del 1919 e conseguente smembramento del
Secondo Reich, milioni di civili tedeschi si ritrovarono sotto la
sovranità di altre entità nazionali e, a migliaia, furono costretti a
sottostare a maltrattamenti e persecuzioni.
I massacri compiuti dai polacchi a carico della minoranza tedesca (per citare alcuni esempi si pensi a Tarnowa, Posen o Bromberg) sono oggi pudicamente sottaciuti. Il modus operandi fu sempre lo stesso: le vittime, generalmente legate insieme, furono portate fuori, mutilate e uccise. Nel clima di isteria anti-tedesca, la Polonia aumentò le sue provocazioni, in virtù delle promesse di supporto militare dell'ambasciatore britannico Sir Kennard e dell'ambasciatore francese Noel in caso di intervento tedesco in Polonia.
Poteva Hitler stare fermo e tollerare la pulizia etnica nei confronti dei suoi concittadini ? Questi drammatici eventi storici sono oggi cinicamente scartati o derubricati a mera propaganda nazista.
Il pretesto polacco
Hitler con l'invasione della Polonia – il 1° settembre del 1939 – per
il "corridoio di Danzica" avrebbe causato lo scoppio della seconda
guerra mondiale con il pretesto – da parte di Inghilterra e Francia – di
proteggere l'alleato slavo. Fece loro comodo ignorare il fatto che
anche l'Unione Sovietica di Stalin – allora alleata della Germania – aveva invaso la Polonia.
Il massacro di Katyn
Il 13 aprile 1940 Stalin ordinò l'esecuzione a sangue freddo di 22.000
polacchi, militari e civili: il massacro di Katyn. Tuttavia, l'Unione
Sovietica negò ripetutamente ogni responsabilità citando addirittura
l'eccidio come un "crimine nazista" e attribuito, al processo di
Norimberga, ai tedeschi grazie anche alla impossibilità di esibire prove
a discarico. Solamente nel 1990 Mikhail Gorbachev, allora presidente
russo, ammise la responsabilità sovietica del massacro. È istruttivo
perché dimostra come la mistificazione storica possa avere le gambe lunghe e il respiro ampio.
"Germany Must Perish!"
Progetto di genocidio e smembramento
Nel 1941 Theodore Newman Kaufman, uomo d'affari
statunitense di origine ebraica, pubblicò un libro "Germany Must Perish!"
(la Germania deve perire). Egli concepì un piano di genocidio attraverso la forzata sterilizzazione di massa di uomini e donne dalla pubertà ai
60 anni.
Per meglio comprendere la visione di Kaufman ho deciso di riportare un estratto del libro particolarmente significativo:
"Si prendano ad esempio 20.000 chirurghi e si ipotizzi che ognuno di essi possa compiere quotidianamente almeno 25 operazioni: non occorrerebbe più di un mese per portare a termine tale compito […] Poichè la sterilizzazione delle donne richiede più tempo, si può invece valutare che l'intera popolazione femminile tedesca possa venire sterilizzata in tre anni o anche meno".
"La conseguente graduale scomparsa dei tedeschi dall'Europa non avrà alcuna conseguenza negativa per quel continente, così come non l'ha avuta per l'America la graduale scomparsa dei pellirossa".
Le dimenticanze della storia ufficiale e Winston Churchill
Dopo il pretesto polacco, Inghilterra e Francia fecero deflagrare il secondo conflitto mondiale con la dichiarazione di guerra alla Germania (è sempre bene ricordare che non fu la Germania a dichiarare guerra ma viceversa). Le più alte cariche inglesi e francesi condannaro esplicitamente la nazione tedesca per l'aggressione alla Polonia occidentale ma si dimenticarono di adottare, nei confronti dell'Unione Sovietica, la medesima fermezza quando – gli allora alleati dei nazisti (alleanza sancita dal patto Molotov-Ribbentrop) – invasero la Polonia orientale. Dunque si può dedurre che gli storiografi hanno deliberatamente ignorato l'atto di aggressione contro la Polonia compiuto dall'Armata Rossa il 17 settembre 1939 e i massacri sommari di migliaia di civili polacchi, commessi dai soldati sovietici nel corso dell'occupazione. Appunto perchè sono "storici ufficiali", raccontano la versione storica dei vincitori.
Meglio "nascondere" le pagine ignominose riguardante la gestione terroristica della carestia – promossa dal Signor Winston Churchill – che si abbatté sul Bengala, nel 1943-44, provocando la morte per fame da 6 a 7 milioni di uomini, donne e bambini. Churchill fu inflessibile nell'impedire che scorte di granaglie destinate alla Madrepatria, e provenienti da altre zone dell'Impero, fossero dirottate per soccorrere le masse indiane. La laconica giustificazione che ispirò questo Olocausto: "sono un popolo di bestie".
La BBC ha proclamato Winston Churchill "il più grande britannico di tutti i tempi" mentre il regista Wright con il film "L'ora più buia" ha deciso di rendere omaggio ad un uomo che ha bevuto champagne mentre da 6 a 7 milioni di uomini, donne e bambini nel Bengala hanno fatto la fame a causa delle sue politiche coloniali.
Marzo del 1946, Churchill, disse: "La guerra non fu solo una questione per eliminare il fascismo in Germania ma piuttosto per impossessarsi dei mercati tedeschi." [1] Fu ancora più chiaro nel 1960, quando ammise: "Il delitto imperdonabile della Germania prima della Seconda Guerra Mondiale fu il suo tentativo di sganciare la sua economia dal sistema di commercio mondiale, e di costruire un sistema di cambi indipendente di cui la finanza mondiale non poteva più trarre profitto." [2]
Alle dichiarazioni del primo ministro inglese faranno da eco quelle del 32° presidente degli Stati Uniti d'America Franklin Delano Roosevelt al figlio Elliott: "Qualcuno potrebbe sostenere che il tentativo della Germania di dominare il commercio in Europa centrale non è stato uno dei motivi principali della seconda guerra mondiale ?" [3] e del generale britannico J. P. C. Fuller: "Non fu la politica di Hitler a lanciarci in questa guerra. La ragione fu il suo successo nel costruire una nuova economia crescente. Le radici della guerra furono l'invidia, l'avidità e la paura. Churchill accese la miccia che portò a un'esplosione di guerra; distruzione e terrore che non si videro dai tempi delle invasioni turche." [4]
Nel 1992, il segretario agli esteri statunitense James Baker ha poi precisato che: "Abbiamo fatto di Hitler un mostro, un demonio. Sicchè non abbiamo potuto sconfessare questo dopo la guerra. Dopotutto, avevamo mobilitato le masse contro il diavolo in persona. Così siamo stati obbligati a recitare la nostra parte in questo scenario diabolico dopo la guerra. In nessun modo potevamo dire al nostro popolo che la guerra era solo una misura economica preventiva ! [5]
Il primo aspetto che ricaviamo
da quanto ho riportato è che la storiografia ufficiale ha deciso "stranamente" di sorvolare su questi fatti. Il secondo aspetto, strettamente correlato al primo, serve a ricordarci che la storia è scritta dai vincitori.
In accordo alle dichiarazioni rilasciate da esponenti di spicco delle forze alleate, riportate nei libri Witness to History e Odyssey Adolf Hitler di Mike Walsh; Elements di Raul Cesari; e Tell the Truth and Shame the Devil di Gerard Menuhin il fattore scatenante che porterà allo scoppio della seconda guerra mondiale non è da ricercare nell'aggressione tedesca in Polonia (o nell'unità nella lotta comune al fascismo) ma nel sistema economico adottato da Hitler. Il quale riuscì ad instaurare un sistema di scambi di beni diretti con altre Nazioni – formula del baratto – eludendo l'intermediazione delle banche internazionali e relativa esclusione da interferenze nell'emissione monetaria (si veda anche la legge del 15 giugno 1939 per la nazionalizzazione della Reichbank). Le successive dichiarazioni delle principali potenze vincitrici, pubblicate a guerra finita, sono servite ad addossare al Fuhrer la totale responsabilità del conflitto mondiale (oltre alla perpetrazione dei peggiori crimini contro l'umanità) per coprire le rivoluzionarie politiche economiche. Il motivo vero che avrebbe portato al più drammatico conflitto della sua storia è presto detto: una nazione che rifiuta di indebitarsi fa infuriare l'alta finanza internazionale.
Nelle ricerca di materiale, mi sono imbattuto nelle parole di una persona estremamente interessante: il milionario Benjamin Freedman. Proprietario della società Woodbury – fece parte della delegazione dei 117 sionisti che si presentarono con la dichiarazione Balfour al congresso di Versailles del 1919 – [6] e che rivelò, una volta che ruppe dai suoi compagni dopo il 1945, trame e disegni in un discorso che tenne al Willard Hotel di Washington del 1961. In accordo a Freedman, il sionismo, dopo aver scatenato la prima, aveva voluto anche la seconda guerra mondiale (non soltanto per le ben note ragioni economiche) ma anche per prendere possesso della Palestina. Ascoltare direttamente dalla bocca di un ebreo, certe orrorifiche affermazioni, spiazzano e spezzano le ragioni che adducono al sostegno della storiografia ufficiale.
[1] Walsh, Mike. Witness to History, Lulu Press 2017, p. 138-139.
https://books.google.it/books?id=ibyPDgAAQBAJ&pg=PT138&dq=
NOT FASCISM, TRADE ~ "The war was not just a matter of the elimination of Fascism in Germany, but rather of obtaining German sales markets." ~ Winston Churchill to Truman (Fulton, U.S. March 1946).
[2] Walsh, Mike. Witness to History, Lulu Press 2017, p. 139.
https://books.google.it/books?id=ibyPDgAAQBAJ&pg=PT139&lpg=
GERMANY'S UNFORGIVABLE CRIME ~ Winston Churchill later confessed to his private secretary Robert Boothby: "Germany's unforgivable crime before the Second World War was her attempt to extricate her economic power from the world's trading system and to create her own exchange mechanism which would deny world finance its opportunity to profit." ~ Winston Churchill to Baron Robert Boothby quoted in the foreword, 2nd Ed. Sydney Rogerson, Propaganda in the Next War, 2001.
[3] Menuhin, Gerard. Tell the Truth and Shame the Devil: Recognize the True Enemy and Join to Fight Him, Castle Hill Services 2017, p. 87.
https://books.google.it/books?id=7zDpAQAACAAJ&dq=
"Would anyone maintain that Germany's attempt to dominate trade in Central Europe was not one of main reasons for the WWII ?" ~ Franklin Delano Roosevelt to his son Elliot on the day he decided to lead the U.S.A. at Britain's side into the war.
[4] Walsh, Mike. Odyssey Adolf Hitler, Lulu Press 2017, p. 101.
https://books.google.it/books?id=BXUsDwAAQBAJ&pg=PT101&dq=
BRITISH GENERAL C. J. F FULLER "The root cause of war was Hitler's successful attempt to establish a new economy. The roots of the war were envy, greed and fear. Churchill lit the fuse that led to an explosion of war; destruction and terror the likes of which has not been seen since the Turkish invasions." ~ General C. J. FULLER.
[5] Cesari, Raul. Elements, Lulu.com 2016, p. 42.
https://books.google.it/books?id=xwS_DQAAQBAJ&pg=PA42&dq=
"We made a monster of Hitler, a devil. That is why we could not say otherwise after the war. We had personally mobilised the masses nevertheless against the devil. Thus we were forced after the war, to play along with this devils' scenario. We could not possibly have made our people clear that the war was only an economic preventive measure!" ~ U.S. Secretary of State James Baker (1992)
[6] Wilson, Billy Ray. Republic Lost: Zionists Destroy the Union, AuthorHouse 2011, p. 40.
https://books.google.it/books?id=TrDHB85xlGcC&pg=PA40&dq=
"The research reveals Mr. Freedman said in 1961, Washington, (paraphrasing): He was a millionaire insider in international Zionist Organizations, fiiend of 4 US Presidents, and also part of the 117 man strong Zionist delegates at the signing of the Treaty of Versailles in 1919."
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Ho finito, recentemente, di leggere un interessante libro scritto da Viktor Suvorov: "Stalin, Hitler, la rivoluzione bolscevica mondiale".
L'autore del libro ci spiega le cause che portarono Hitler ad attaccare proditoriamente l'Unione Sovietica il 22 giugno 1941 ("Operazione Barbarossa") nonostante fosse ancora in vigore il patto Molotov-Ribbentrop. La storiografia ufficiale da una giustificazione ben nota e molto semplicistica: "Hitler era pazzo e voleva sterminare tutti". Tuttavia, le verità sul perchè fu lanciato l'attacco nazista sono da ricondurre al progetto di Stalin di bolscevizzazione dell'Europa (con tanto di fotocopie di documenti tratti dagli archivi segreti dell’ex URSS). Troppo pochi sanno della "Operazione Groza" (Tempesta).
Stalin progettava in gran segreto un
attacco contro la Germania previsto per il 6 Luglio 1941. Fu il
servizio di spionaggio tedesco ad accorgersi che la bufera era ormai
programmata e imminente. I nazisti dovevano anticiparlo. A quel punto la
Germania non poteva fare altro che puntare sull'effetto sorpresa. In
effetti all'inizio la sorpresa riuscì. I sovietici, che avevano
abbandonato le loro posizioni difensive, furono presi in contropiede. Le
armate tedesche poterono penetrare in profondità in territorio sovietico
riportando travolgenti successi e, se l'URSS si salvò, fu soltanto
grazie al "generale inverno" che ne fermò l'avanzata indiavolata.
La pervasività economica di pochi oligarchi finanziari ha finito con l'influenzare – attraverso i mass media – i concetti di moralità delle Società Occidentali e finendo poi, per essere interiorizzati dal popolo, senza alcuna elaborazione di pensiero proprio. Ecco perchè a questo delirio progressista non si riesce a mettere un freno. Quando una nazione perde il contatto col suo passato, con le sue radici, con il proprio codice morale, la sua identità decade rapidamente, smette di pensare, di creare e svanisce.
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La sinistra progressista italiana si è venduta alla finanza mondiale
Ha fatto più danni la sinistra che l'asteroide che annientò i
dinosauri. Nel 2018 grazie ai "corridoi umanitari" fino a 10mila
profughi potranno raggiungere l'Italia, questi andranno ad aggiungersi
alle partenze, dalle coste libiche, di altre centinaia di migliaia di
clandestini. Il PD è finanziato (e sostenuto politicamente) da Soros e oligarchi internazionali.
Di seguito la lista dei 14 europarlamentari italiani che, a Bruxelles e Strasburgo, stanno nel gruppo "alleanza progressista democratici e socialisti" alle direttive di George Soros. 13 sono del Pd: Brando Maria Benifei, Sergio Cofferati, Cecilia Kyenge, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella De Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Elena Schlein, Daniele Viotti più Barbara Spinelli della lista Tsipras.
George Soros, lo speculatore finanziario più famoso del mondo, è un raffinato tessitore di strategie culturali. Servendosi del proprio potere e della propria influenza (sia dal punto di vista politico sia da quello economico) ha avallato costantemente dal lato progressista ogni progetto europeo: immigrazione di massa, i gruppi LGBTI per imporre l'ideologia omosessuale così come lo stesso femminismo è stato fomentato, finanziato e creato dall' élite. Inoltre, il "filantropo", si batte da anni contro il proibizionismo, considerando la "guerra alla droga" una forma di fanatismo, più dannosa alla società dell'abuso di droga stesso.
La dottoressa americana Judith Reisman, durante una serie di incontri tenutisi in Croazia, ha dimostrato che i programmi di educazione sessuale "liberisti" per i bambini promossi secondo il metodo Kinsey sono stati redatti da pedofili. Fra le altre cose ha anche dimostrato i legami di questa lobby con la Fondazione Soros.
Questo articolo pubblicato della Open Society Foundations di Soros merita una analisi. Il mio consiglio è di non lasciarsi ingannare dall'edulcorata versione ufficiale di questa multinazionale o da termini d'apparenza (come "combattere le discriminazioni" o "trattamento umano dei migranti") scontate quanto condivisibili ma sottolineare l'operato di destabilizzazione di questa organizzazione. Scorrendo l'articolo si apprende che questa multinazionale privata ha deliberatamente minato un governo italiano legittimamente eletto dal popolo.
Nel documento si accenna anche a sforzi per integrare i "nuovi migranti nella società italiana", di "riforma della politica sulle droghe" e di "protezione dei diritti dei gay".
Una società "finalmente" inclusiva e anti-discriminatoria: femminista, multi-etnica, poli-sessuale, multi-culturale ma soprattutto deprivata della sua identità in cui l'assunzione di droghe è espressione della libertà personale del cittadino. Le battaglie che stà promuovendo questa organizzazione sono al centro dell'agenda del pensiero progressista di sinistra in voga in tutta Europa.
Ora sappiamo anche chi l'ha scritta.
Bisogna sopportare con sangue freddo la degenerazione progressista. Non ci si deve lasciare coinvolgere, bisogna tenere in pugno l'iniziativa senza lasciarsi coinvolgere. Screenshot e riportare scrupolosamente tutta questa follia. Argomento di studio.
La Federal Reserve decide tutto della nostra vita perchè ha in mano il sistema di emissione monetaria. Tutta la moneta che circola negli stati è in prestito a questa banca privata — e che quindi non risponde ad alcun governo — pretende il pagamento dell'interesse sulla moneta emessa. Va da se che il debito pubblico è inestinguibile. Ogni nazione è costretta a subire le decisioni di questo potere ad ogni livello (politico, culturale...) perchè gli stati sono indebitati fino al midollo a causa di questo sistema truffaldino che di fatto ci rende succubi delle decisioni altrui.
Riduzione, indefinizione e confusione.
Contollo perpetuo.
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Non è tutto oro quel che luccica
Tutta un'altra storia
Simon Wiesenthal, scrittore austriaco di origine ebraica, in occasione del boicottaggio delle merci tedesche, promosso dall'ebraismo mondiale il 24 marzo 1933, disegnò questo cartone.
L'appello di Hitler alle democrazie occidentali
Il 17 Maggio 1933 Hitler si rivolse al Reichstag in questo modo circa le sue intenzioni [1]:
"La Germania è perfettamente pronta a smantellare il suo intero apparato militare ed a distruggere le sue rimanenti armi se le nazioni confinanti faranno la stessa identica cosa. La Germania è disposta a rinunciare a qualsiasi tipo di armamento aggressivo se le nazioni armate, dal canto loro, distruggeranno i loro armamenti entro un determinato periodo e se il loro uso verrà messo al bando da una convenzione internazionale. La Germania è comunque preparata a rinunciare ad armamenti offensivi se il resto del mondo farà la stessa cosa. La Germania è disposta ad aderire a qualsiasi patto solenne di non aggressione in quanto non ritiene di attaccare nessuno ma solamente di acquisire sicurezza."
Nessuna delle democrazie "che sospiravano la pace" tenne in considerazione l'offerta di Hitler.
[1] Francis Neilson, The Churchill Legend, pagina 278.
Le olimpiadi del 1936 in Germania: il caso di Jesse Owens
La ripresa economica della Germania hitleriana permise ai tedeschi di ospitare i giochi olimpici del
Adolf Hitler e Jesse Owens |
"Nella sua autobiografia, l'atleta narra che quel giorno, dopo essere salito sul podio, passò di fronte alla tribuna d'onore. Il Fuhrer lo guardò, si alzò in piedi e lo salutò con un cenno della mano. I resoconti giornalistici su quell'episodio, secondo Owens, erano stati di cattivo gusto. Lo snobbò ben di più il presidente americano Roosevelt, evitando di incontrarlo alla Casa Bianca." [2]
[1] The Jewish Western Bulletin, 21 agosto 1936, pag. 1.
[2] Francesco Facchini, Olimpiadi, 2008, pag. 42.
Il massacro di civili tedeschi in territorio polacco
Tedeschi linciati in Polonia. |
I massacri compiuti dai polacchi a carico della minoranza tedesca (per citare alcuni esempi si pensi a Tarnowa, Posen o Bromberg) sono oggi pudicamente sottaciuti. Il modus operandi fu sempre lo stesso: le vittime, generalmente legate insieme, furono portate fuori, mutilate e uccise. Nel clima di isteria anti-tedesca, la Polonia aumentò le sue provocazioni, in virtù delle promesse di supporto militare dell'ambasciatore britannico Sir Kennard e dell'ambasciatore francese Noel in caso di intervento tedesco in Polonia.
Poteva Hitler stare fermo e tollerare la pulizia etnica nei confronti dei suoi concittadini ? Questi drammatici eventi storici sono oggi cinicamente scartati o derubricati a mera propaganda nazista.
Il pretesto polacco
Occupazione
nazi-sovietica
della Polonia.
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Il massacro di Katyn
Iosif Stalin |
"Germany Must Perish!"
Progetto di genocidio e smembramento
Theodore N. Kaufman |
Per meglio comprendere la visione di Kaufman ho deciso di riportare un estratto del libro particolarmente significativo:
"Si prendano ad esempio 20.000 chirurghi e si ipotizzi che ognuno di essi possa compiere quotidianamente almeno 25 operazioni: non occorrerebbe più di un mese per portare a termine tale compito […] Poichè la sterilizzazione delle donne richiede più tempo, si può invece valutare che l'intera popolazione femminile tedesca possa venire sterilizzata in tre anni o anche meno".
"La conseguente graduale scomparsa dei tedeschi dall'Europa non avrà alcuna conseguenza negativa per quel continente, così come non l'ha avuta per l'America la graduale scomparsa dei pellirossa".
Le dimenticanze della storia ufficiale e Winston Churchill
Dopo il pretesto polacco, Inghilterra e Francia fecero deflagrare il secondo conflitto mondiale con la dichiarazione di guerra alla Germania (è sempre bene ricordare che non fu la Germania a dichiarare guerra ma viceversa). Le più alte cariche inglesi e francesi condannaro esplicitamente la nazione tedesca per l'aggressione alla Polonia occidentale ma si dimenticarono di adottare, nei confronti dell'Unione Sovietica, la medesima fermezza quando – gli allora alleati dei nazisti (alleanza sancita dal patto Molotov-Ribbentrop) – invasero la Polonia orientale. Dunque si può dedurre che gli storiografi hanno deliberatamente ignorato l'atto di aggressione contro la Polonia compiuto dall'Armata Rossa il 17 settembre 1939 e i massacri sommari di migliaia di civili polacchi, commessi dai soldati sovietici nel corso dell'occupazione. Appunto perchè sono "storici ufficiali", raccontano la versione storica dei vincitori.
Meglio "nascondere" le pagine ignominose riguardante la gestione terroristica della carestia – promossa dal Signor Winston Churchill – che si abbatté sul Bengala, nel 1943-44, provocando la morte per fame da 6 a 7 milioni di uomini, donne e bambini. Churchill fu inflessibile nell'impedire che scorte di granaglie destinate alla Madrepatria, e provenienti da altre zone dell'Impero, fossero dirottate per soccorrere le masse indiane. La laconica giustificazione che ispirò questo Olocausto: "sono un popolo di bestie".
"Sono favorevole all'uso di gas
per avvelenare le tribù non
civilizzate [...]
diffonderebbe un vivace terrore". - Churchill
sull'uso del
gas in Medio Oriente e India.
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La BBC ha proclamato Winston Churchill "il più grande britannico di tutti i tempi" mentre il regista Wright con il film "L'ora più buia" ha deciso di rendere omaggio ad un uomo che ha bevuto champagne mentre da 6 a 7 milioni di uomini, donne e bambini nel Bengala hanno fatto la fame a causa delle sue politiche coloniali.
Trailer del film: https://www.youtube.com/ |
Marzo del 1946, Churchill, disse: "La guerra non fu solo una questione per eliminare il fascismo in Germania ma piuttosto per impossessarsi dei mercati tedeschi." [1] Fu ancora più chiaro nel 1960, quando ammise: "Il delitto imperdonabile della Germania prima della Seconda Guerra Mondiale fu il suo tentativo di sganciare la sua economia dal sistema di commercio mondiale, e di costruire un sistema di cambi indipendente di cui la finanza mondiale non poteva più trarre profitto." [2]
Alle dichiarazioni del primo ministro inglese faranno da eco quelle del 32° presidente degli Stati Uniti d'America Franklin Delano Roosevelt al figlio Elliott: "Qualcuno potrebbe sostenere che il tentativo della Germania di dominare il commercio in Europa centrale non è stato uno dei motivi principali della seconda guerra mondiale ?" [3] e del generale britannico J. P. C. Fuller: "Non fu la politica di Hitler a lanciarci in questa guerra. La ragione fu il suo successo nel costruire una nuova economia crescente. Le radici della guerra furono l'invidia, l'avidità e la paura. Churchill accese la miccia che portò a un'esplosione di guerra; distruzione e terrore che non si videro dai tempi delle invasioni turche." [4]
Nel 1992, il segretario agli esteri statunitense James Baker ha poi precisato che: "Abbiamo fatto di Hitler un mostro, un demonio. Sicchè non abbiamo potuto sconfessare questo dopo la guerra. Dopotutto, avevamo mobilitato le masse contro il diavolo in persona. Così siamo stati obbligati a recitare la nostra parte in questo scenario diabolico dopo la guerra. In nessun modo potevamo dire al nostro popolo che la guerra era solo una misura economica preventiva ! [5]
Il primo aspetto che ricaviamo
La Giudea dichiara guerra alla
Germania. Boicottaggio
delle
merci
tedesche.
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In accordo alle dichiarazioni rilasciate da esponenti di spicco delle forze alleate, riportate nei libri Witness to History e Odyssey Adolf Hitler di Mike Walsh; Elements di Raul Cesari; e Tell the Truth and Shame the Devil di Gerard Menuhin il fattore scatenante che porterà allo scoppio della seconda guerra mondiale non è da ricercare nell'aggressione tedesca in Polonia (o nell'unità nella lotta comune al fascismo) ma nel sistema economico adottato da Hitler. Il quale riuscì ad instaurare un sistema di scambi di beni diretti con altre Nazioni – formula del baratto – eludendo l'intermediazione delle banche internazionali e relativa esclusione da interferenze nell'emissione monetaria (si veda anche la legge del 15 giugno 1939 per la nazionalizzazione della Reichbank). Le successive dichiarazioni delle principali potenze vincitrici, pubblicate a guerra finita, sono servite ad addossare al Fuhrer la totale responsabilità del conflitto mondiale (oltre alla perpetrazione dei peggiori crimini contro l'umanità) per coprire le rivoluzionarie politiche economiche. Il motivo vero che avrebbe portato al più drammatico conflitto della sua storia è presto detto: una nazione che rifiuta di indebitarsi fa infuriare l'alta finanza internazionale.
Nelle ricerca di materiale, mi sono imbattuto nelle parole di una persona estremamente interessante: il milionario Benjamin Freedman. Proprietario della società Woodbury – fece parte della delegazione dei 117 sionisti che si presentarono con la dichiarazione Balfour al congresso di Versailles del 1919 – [6] e che rivelò, una volta che ruppe dai suoi compagni dopo il 1945, trame e disegni in un discorso che tenne al Willard Hotel di Washington del 1961. In accordo a Freedman, il sionismo, dopo aver scatenato la prima, aveva voluto anche la seconda guerra mondiale (non soltanto per le ben note ragioni economiche) ma anche per prendere possesso della Palestina. Ascoltare direttamente dalla bocca di un ebreo, certe orrorifiche affermazioni, spiazzano e spezzano le ragioni che adducono al sostegno della storiografia ufficiale.
Un affollato raduno che si tenne il 15
marzo 1937 al Madison Square Garden
per boicottare la Germania nazista. Fu sponsorizzato dall'American Jewish
Congress e dal Comitato Ebraico del
Lavoro.
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[1] Walsh, Mike. Witness to History, Lulu Press 2017, p. 138-139.
https://books.google.it/books?id=ibyPDgAAQBAJ&pg=PT138&dq=
NOT FASCISM, TRADE ~ "The war was not just a matter of the elimination of Fascism in Germany, but rather of obtaining German sales markets." ~ Winston Churchill to Truman (Fulton, U.S. March 1946).
[2] Walsh, Mike. Witness to History, Lulu Press 2017, p. 139.
https://books.google.it/books?id=ibyPDgAAQBAJ&pg=PT139&lpg=
GERMANY'S UNFORGIVABLE CRIME ~ Winston Churchill later confessed to his private secretary Robert Boothby: "Germany's unforgivable crime before the Second World War was her attempt to extricate her economic power from the world's trading system and to create her own exchange mechanism which would deny world finance its opportunity to profit." ~ Winston Churchill to Baron Robert Boothby quoted in the foreword, 2nd Ed. Sydney Rogerson, Propaganda in the Next War, 2001.
[3] Menuhin, Gerard. Tell the Truth and Shame the Devil: Recognize the True Enemy and Join to Fight Him, Castle Hill Services 2017, p. 87.
https://books.google.it/books?id=7zDpAQAACAAJ&dq=
"Would anyone maintain that Germany's attempt to dominate trade in Central Europe was not one of main reasons for the WWII ?" ~ Franklin Delano Roosevelt to his son Elliot on the day he decided to lead the U.S.A. at Britain's side into the war.
[4] Walsh, Mike. Odyssey Adolf Hitler, Lulu Press 2017, p. 101.
https://books.google.it/books?id=BXUsDwAAQBAJ&pg=PT101&dq=
BRITISH GENERAL C. J. F FULLER "The root cause of war was Hitler's successful attempt to establish a new economy. The roots of the war were envy, greed and fear. Churchill lit the fuse that led to an explosion of war; destruction and terror the likes of which has not been seen since the Turkish invasions." ~ General C. J. FULLER.
[5] Cesari, Raul. Elements, Lulu.com 2016, p. 42.
https://books.google.it/books?id=xwS_DQAAQBAJ&pg=PA42&dq=
"We made a monster of Hitler, a devil. That is why we could not say otherwise after the war. We had personally mobilised the masses nevertheless against the devil. Thus we were forced after the war, to play along with this devils' scenario. We could not possibly have made our people clear that the war was only an economic preventive measure!" ~ U.S. Secretary of State James Baker (1992)
[6] Wilson, Billy Ray. Republic Lost: Zionists Destroy the Union, AuthorHouse 2011, p. 40.
https://books.google.it/books?id=TrDHB85xlGcC&pg=PA40&dq=
"The research reveals Mr. Freedman said in 1961, Washington, (paraphrasing): He was a millionaire insider in international Zionist Organizations, fiiend of 4 US Presidents, and also part of the 117 man strong Zionist delegates at the signing of the Treaty of Versailles in 1919."
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Ho finito, recentemente, di leggere un interessante libro scritto da Viktor Suvorov: "Stalin, Hitler, la rivoluzione bolscevica mondiale".
L'autore del libro ci spiega le cause che portarono Hitler ad attaccare proditoriamente l'Unione Sovietica il 22 giugno 1941 ("Operazione Barbarossa") nonostante fosse ancora in vigore il patto Molotov-Ribbentrop. La storiografia ufficiale da una giustificazione ben nota e molto semplicistica: "Hitler era pazzo e voleva sterminare tutti". Tuttavia, le verità sul perchè fu lanciato l'attacco nazista sono da ricondurre al progetto di Stalin di bolscevizzazione dell'Europa (con tanto di fotocopie di documenti tratti dagli archivi segreti dell’ex URSS). Troppo pochi sanno della "Operazione Groza" (Tempesta).
Operazione Barbarossa:
quando Hitler anticipò Stalin.
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C'è chi ancora crede alla grande "guerra patriottica" dell'Armata Rossa scandita dallo slogan: "Non un passo indietro!" Stalin, una povera anima pia, benintenzionata, fu solo l'artefice
dell'Olocausto sovietico che provocò la morte di 60 milioni di esseri
umani. Una vittima dell'attacco "a tradimento" dei nazisti. La guerra su due fronti fu, per la Germania, una sorta di condanna a morte.
Costo del libro: 48 euro.
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Gli storici hanno sempre parlato di una cifra irrisoria di ebrei (o
mezzi ebrei) che hanno militato sotto le file della Wehrmacht. Queste affermazioni sono state screditate dallo storico americano Bryan Rigg nel
libro: "I soldati ebrei di Hitler". Oltre 150.000 uomini
prestarono servizio militare nella Wehrmacht. [1] Questi soldati
scelsero — con devozione e patriottismo — di servire Hitler. In cambio furono completamente integrati
nella società tedesca. Come il libro documenta, lo stesso Hitler,
concesse un gran numero di "esenzioni" per permettere ai militari di
origine ebraica di restare al loro posto. Il risultato fu che mentre la Germania
nazista finì per accettare i "Mischlinge" (i mezzi ebrei), i quali,
diventarono parte integrante della gigantesca macchina da guerra
tedesca; per gli ebrei praticanti, uno dei loro genitori, aveva infranto
il patto sacro di non sposarsi al di fuori della comunità ebraica con
un "goym" (subumano, inferiore o animale) e quindi marchiato a vita
come impuro.
Nella lettura del libro sono rimasto particolarmente colpito da alcune affermazioni del Professor Rigg. Scrive a pagina 184 "Hitler non era 'antisemita'" e ancora a pagina 186 "Hitler aveva detto a Wagener: 'Ma i semiti [arabi] sembrano riconoscere i loro compatrioti razziali. Inoltre, mi sembra che capiscano e sappiano di più sulla razza di quanto non faccia l'Europa. Le buone maniere imbiancate del nostro continente hanno fatto in modo che tutto ciò che poteva contribuire alla lucidità e alla verità fosse sovrapposto a un mantello di grigio uniforme. Non perdiamo di vista un'alleanza con la Lega Araba. ... Inoltre un'alleanza con la razza arabo-semita potrebbe anche avere un significato di vasta portata per i nostri rapporti con milioni di popoli africani, indiani e gialli. Mi si stà aprendo una prospettiva completamente nuova'." (Wagener, pp. 227-228)
Per deduzione si può affermare che l'antisemitismo di Hitler fu anti-comunismo. Provate ad analizzare i concetti espressi nel Manifesto di Karl Marx. Egli cosa sostenne ? La distruzione della famiglia, delle identità in favore di società multiculturali; delle nazioni e religioni.
Teorizzò il decadimento Occidentale odierno.
[1] Scorrendo tra le pagine del libro spiccano: Erhard Milch, Franz Mendelssohn, Bernhard Rogge, Paul Ascher, Reinhard Heydrich, Gerhard Engel, Johannes e Karl Zukertort, Gothard Heinrici, Karl Litzmann, Werner Larzahn, Helmut Wilberg, Philipp Bouhler, Friedrich Gebhard, Heinz Rohr, Helmut Schmoeckel…
La storia della piccola ebrea Bernile Nienau. Hitler la conobbe nel 1932 quando uscì dalla folla e gli andò incontro. Colpito da tanta innocenza, decise di intrattenere un'intensa corrispondenza con la famiglia della bambina. La sua dietista personale Marlene von Exner fu anch'essa di origine ebraica. Un altro personaggio emblematico fu Emil Maurice, suo autista, guardia del corpo nonchè intimo amico. Scoperta la sua ascendenza ebraica fu dichiarato "ariano ad honorem" da Hitler.
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Ho finito di leggere un libro "La Storia Segreta di Otto Frank" e la sensazione che mi ha lasciato addosso è un sentimento misto di apprezzamento, per il lavoro dell'autrice Carol Ann Lee ma anche menzogna e inganno, per ciò che la società odierna continua a propinarci. La consapevolezza serve a stabilire la verità.
Otto H. Frank – uomo d'affari tedesco di origine ebraica – ebbe un fratello minore, Herbert. Il padre Michael, essendo i due figli banchieri, lasciò loro la banca (« Banca Frank ») specializzata in cambiavalute. Nel 1933 – in concomitanza con l'ascesa di Hitler al potere – i due fratelli furono costretti a chiudere la banca per essersi resi responsabili di manipolazione e falsificazione di titoli sul mercato, frode commerciale e concorrenza sleale. Subirono un processo al quale non si presentarono ed Otto, quando capì che tirava una brutta aria, decise di trasferire la sua famiglia in Olanda e cercare di rifarsi una vita. In definitiva il signor Fank, a detta della storica britannica, decise di emigrare dalla Germania non a causa delle persecuzioni subite dai nazisti ma per la paura che venissero presi provvedimenti legali, a causa delle sue attività illecite, e ciò si discosta completamente dalla versione ufficiale della storiografia.
Nella città olandese Otto Frank diresse una ditta alimentare « L'Opekta S.A. » per la fabbricazione e il commercio derivati dalla frutta, in particolare della pectina. Di li a poco, iniziò a commerciare i suoi prodotti nel mercato nero con Tonny Ahlers – proprietario di una società d'esportazione che riforniva la Wehrmacht – e membro della Nsb, il partito nazista olandese che collaborò con gli occupanti. Cosicchè egli, trovandosi spesso a contatto con i filonazisti, iniziò a corteggiare la moglie di un dirigente del partito, la signora Getti Hanssen, nonostante fosse già sposato con Edith. Una volta scoperto subì pesanti ritorsioni.
Curiosamente, un timido accenno di quanto sostenuto dall'autrice del libro, è stato riportato anche da alcuni giornali dell'establishment.
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La Germania, allo scoppio della seconda guerra mondiale, poteva contare
sulla macchina bellica più efficace in assoluto. Poteva infatti vantare
un progresso tecnologico assolutamente dominante, ed una classe
militare, formata da uomini estremamente addestrati. Per dare l'idea di
ciò che intendo, Hitler aveva a disposizione un nutrito gruppo di
straordinari comandanti, come Von Manstein, Guderian, Donitz, Rommel (quest'ultimo considerato il più grande condottiero della
guerra, ed uno dei più grandi della storia). Oltre a disporre di armi
già molto efficienti (come i carri armati Tigre e Panther, gli aerei
Focke-Wulf FW190, i sottomarini U-Boot). L'esplicazione su campo di una
macchina bellica moderna e ottimamente guidata.
L'attacco è la miglior difesa. La Wehrmacht in azione.
La Germania implorò l'Inghilterra e la Francia di ritirare la loro
dichiarazioni di guerra, ma gli Alleati continuarono ad aumentare
massicciamente la presenza militare lungo le frontiere tedesche. I
vicini della Germania (Belgio, Olanda e anche la Norvegia) dovettero
soccombere alla pressione politica degli Alleati per permettere ai loro
eserciti di costituire delle basi nei loro territori. Visti i
presupposti la Germania, il 10 maggio 1940, si vide costretta ad
intraprendere una guerra preventiva in Olanda e Belgio e da qui,
passando per la Foresta delle Ardenne (e aggirando completamente la
possente linea fortificata Maginot) le truppe della Wehrmacht entrarono
in Francia dando il via alla battaglia di Francia. Qui entrò in gioco la leggendaria 7a PanzerDivision del Comandante Erwin
Rommel e dei suoi soldati a cui va il merito di aver sfondato
velocemente il 18 maggio 1940 le fortificazioni di confine francesi, a
sudovest di Maubeuge, proseguendo l'attacco fino a Landrecies. La tattica della Blitzkrieg, ovvero, bombardamenti aerei preparatori, rapide avanzate delle unità corazzate e avvolgimenti strategici
portarono al collasso i francesi e le armate britanniche in Francia.
Transalpini, umiliati, furono costretti a firmare un armistizio a
Rethondes. Gli inglesi riuscirono ad imbarcarsi a Dunkerque il 3 giugno
1940 e rientrare in Gran Bretagna grazie alla magnanimità di Hitler. Il quale decise di fermare i carri armati tedeschi per 3 giorni. Questo fu un preciso segnale da parte di Hitler nei confronti della Gran Bretagna.
"Sciami di fantasmi" avanzarono in profondità inducendo i francesi
Quando l'Inghilterra negò (ancora) la pace alla Germania
Chiunque abbia passione per la storia – in particolare del novecento – non può non conoscere l'incredibile vicenda di Rudolf Hess. Il braccio destro di Hitler – il 10 maggio 1941 – decollò da Augsburg in Baviera a bordo di un Messerschmitt Bf 110 e atterrò in Scozia per raggiungere il castello del Duca di Hamilton, considerato un fautore del dialogo con il Terzo Reich. La storiografia ufficiale ha interpretato questo gesto distensivo nei confronti della Gran Bretagna come "il frutto dei deliri del delfino in disgrazia". In realtà in accordo allo storico Ulrich Schlie sulla base di – lettere inedite – Hess agì su mandato di Hitler e non di propria iniziativa quandò andò a cercare la pace in Inghilterra. Il gerarca nazista – una volta intercettato – fu arrestato e condannato all'ergastolo al processo di Norimberga.
L'esercito romano è stato quasi perfetto e sicuramente il più efficente e temibile di tutta l'antichità, ma anche oltre. L'esercito di Roma fondò la propria forza, e dominò il mondo grazie alle sue legioni. La vera forza della legione consisteva nella struttura compatta della fanteria pesante, le cui tre linee, ora distinte in manipoli, assumevano una formazione a volte a scacchiera, altre a colonna, dimostrandosi così in grado di far fronte con rapidità a qualsiasi tipo di manovra. Fra i più grandi geni della storia militare di Roma figurano: Scipione Africano, Scipione Emiliano, Gaio Duilio, Giulio Cesare, Germanico, Ottaviano Augusto, Traiano e Flavio Belisario.
Al netto, la fortuna di Roma, fu nel riuscire a mettere al servizio dello stato uomini temprati con un obiettivo preciso e una rigorosa disciplina. L'Esercito Romano e del Terzo Reich evidenziano molte similitudini.
La battaglia di Canne: la più grave disfatta Romana
A Canne,
il geniale Annibale, realizzò una tattica assolutamente originale:
dovendo affrontare un esercito numericamente superiore al suo provocò la
fanteria romana ad attaccare al centro delle linee cartaginesi. I fanti
simularono l'arretramento sotto l'urto dei legionari romane, che
avanzarono in profondità; contemporaneamente la cavalleria punica caricò
lungo i lati, a tenaglia, avvolgendo i Romani senza lasciare loro alcuna
via di scampo. La mera forza numerica e la solida disciplina romana non
furono sufficienti ad evitare il peggio.
In accordo a Chris McNab autore del libro "L'ESERCITO DI ROMA, La più grande macchina da guerra del mondo antico" in una sola giornata "48.200 Romani rimasero uccisi sul campo di battaglia, 4.500 furono presi prigionieri e 14.200 dispersi". Il capolavoro strategico di Annibale, geniale nell'improvvisazione della manovra a tenaglia.
La battaglia che cambiò il corso della storia.
Annibale e Scipione: il primo Cartaginese il secondo Romano. Entrambi
dotati di quella indefinibile dote chiamata carisma ma soprattutto entrambi Geni Militari. Le sorti del mondo furono decise durante la battaglia di Zama. Scipione decise di portare la guerra in Africa, e costrinse il cartaginese ad
uscire dalla sicurezza della sua base (a causa delle razzie nella valle
del Bagradas) e a combattere (su un terreno e in condizioni che non
era stato lui a scegliere) nella
pianura di Zama. La battaglia fu mostruosa con oltre 40.000 uomini per
ciascun schieramento e, nonostante l'impiego di cavalleria e truppe
addestrate, le aquile romane prevalsero. Scipione venne festeggiato al
suo rientro a Roma, meritandosi l'appellativo di Africano.
Esercito strategicamente formidabile composto da unità a cavallo forti e resistenti, abilissime e disposte secondo un particolare sistema decimale. Un esercito basato sulla meritocrazia. Al comando uno dei più grandi geni militari di sempre Gengis Khan. A detta dei cronisti dell'epoca, locali e stranieri, gli arcieri mongoli erano in grado di centrare l'ala di un uccello in volo. Una parola: devastante.
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La libertà di stampa è una illusione
Costo del libro: 48 euro.
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I soldati ebrei di Hitler di Bryan Rigg. |
"Il soldato tedesco ideale" scelto dal periodico di regime "Signal" è il mezzo ebreo Werner Goldberg. |
Per deduzione si può affermare che l'antisemitismo di Hitler fu anti-comunismo. Provate ad analizzare i concetti espressi nel Manifesto di Karl Marx. Egli cosa sostenne ? La distruzione della famiglia, delle identità in favore di società multiculturali; delle nazioni e religioni.
Teorizzò il decadimento Occidentale odierno.
[1] Scorrendo tra le pagine del libro spiccano: Erhard Milch, Franz Mendelssohn, Bernhard Rogge, Paul Ascher, Reinhard Heydrich, Gerhard Engel, Johannes e Karl Zukertort, Gothard Heinrici, Karl Litzmann, Werner Larzahn, Helmut Wilberg, Philipp Bouhler, Friedrich Gebhard, Heinz Rohr, Helmut Schmoeckel…
Bernile Nienau e Adolf Hitler |
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La
Storia Segreta di Otto
Frank
di Carol
Ann Lee.
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Otto H. Frank – uomo d'affari tedesco di origine ebraica – ebbe un fratello minore, Herbert. Il padre Michael, essendo i due figli banchieri, lasciò loro la banca (« Banca Frank ») specializzata in cambiavalute. Nel 1933 – in concomitanza con l'ascesa di Hitler al potere – i due fratelli furono costretti a chiudere la banca per essersi resi responsabili di manipolazione e falsificazione di titoli sul mercato, frode commerciale e concorrenza sleale. Subirono un processo al quale non si presentarono ed Otto, quando capì che tirava una brutta aria, decise di trasferire la sua famiglia in Olanda e cercare di rifarsi una vita. In definitiva il signor Fank, a detta della storica britannica, decise di emigrare dalla Germania non a causa delle persecuzioni subite dai nazisti ma per la paura che venissero presi provvedimenti legali, a causa delle sue attività illecite, e ciò si discosta completamente dalla versione ufficiale della storiografia.
Nella città olandese Otto Frank diresse una ditta alimentare « L'Opekta S.A. » per la fabbricazione e il commercio derivati dalla frutta, in particolare della pectina. Di li a poco, iniziò a commerciare i suoi prodotti nel mercato nero con Tonny Ahlers – proprietario di una società d'esportazione che riforniva la Wehrmacht – e membro della Nsb, il partito nazista olandese che collaborò con gli occupanti. Cosicchè egli, trovandosi spesso a contatto con i filonazisti, iniziò a corteggiare la moglie di un dirigente del partito, la signora Getti Hanssen, nonostante fosse già sposato con Edith. Una volta scoperto subì pesanti ritorsioni.
Curiosamente, un timido accenno di quanto sostenuto dall'autrice del libro, è stato riportato anche da alcuni giornali dell'establishment.
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I TRE ESERCITI
PIU' FORTI DELLA STORIA
1° WEHRMACHT
Impero Nazista (1933-1945)
L'ESERCITO DI HITLER.
Storia della macchina bellica tedesca 1939-45
di Chris McNab. 1 gen 2012. 477 pagine.
"...la Germania creò gradualmente un'organizzazione militare che non aveva
pari agli inizi del Secondo conflitto mondiale. Questa formidabile
macchina da guerra ebbe la sua punta di lancia nelle forze di terra agli
ordini del Führer, in particolare la Wehrmacht e le unità ad essa collegate."
L'ESERCITO DI HITLER.
Storia della macchina bellica tedesca 1939-45 di Chris McNab.
L'attacco è la miglior difesa. La Wehrmacht in azione.
Erwin Rommel |
"Sciami di fantasmi" avanzarono in profondità inducendo i francesi
ad una
ritirata che portò alla loro resa pochi giorni più tardi.
Quando l'Inghilterra negò (ancora) la pace alla Germania
Rudolf Hess |
2° ESERCITO ROMANO
Stato Romano (753 a.C.-1453 d.C.)
L'ESERCITO DI ROMA.
La più grande macchina da guerra del mondo antico
di Chris McNab. 1 gen 2011. 342 pagine.
"I due eserciti si avvicinarono, i barbari con gran rumore, fondendo
grida e minacciosi canti guerreschi, i Romani ordinati e silenziosi
finchè arrivarono a un lancio di giavellotto dal nemico. Allora, mentre
l'avversario continuava ad avanzare al passo, ad un segnale i Romani
accellerarono e caricarono a tutta velocità, e al momento dell'impatto
non ebbero difficoltà a scompaginare le righe del nemico".
"Roma non vinceva per superiorità tecnica, ma grazie alla sua ferrea
disciplina, alla sua tenacia ostinata, alla sua organizzazione
straordinaria e alla sua reputazione di crudeltà. L'esercito romano
diede il meglio di se negli scontri faccia a faccia ben organizzati: fu
così che conquistò quasi tutto il mondo allora conosciuto".
L'ESERCITO DI ROMA.
La più grande macchina da guerra del mondo antico di Chris McNab.
L'esercito romano è stato quasi perfetto e sicuramente il più efficente e temibile di tutta l'antichità, ma anche oltre. L'esercito di Roma fondò la propria forza, e dominò il mondo grazie alle sue legioni. La vera forza della legione consisteva nella struttura compatta della fanteria pesante, le cui tre linee, ora distinte in manipoli, assumevano una formazione a volte a scacchiera, altre a colonna, dimostrandosi così in grado di far fronte con rapidità a qualsiasi tipo di manovra. Fra i più grandi geni della storia militare di Roma figurano: Scipione Africano, Scipione Emiliano, Gaio Duilio, Giulio Cesare, Germanico, Ottaviano Augusto, Traiano e Flavio Belisario.
Al netto, la fortuna di Roma, fu nel riuscire a mettere al servizio dello stato uomini temprati con un obiettivo preciso e una rigorosa disciplina. L'Esercito Romano e del Terzo Reich evidenziano molte similitudini.
La battaglia di Canne: la più grave disfatta Romana
216 a.C. La battaglia di Canne |
Annibale Barca
|
In accordo a Chris McNab autore del libro "L'ESERCITO DI ROMA, La più grande macchina da guerra del mondo antico" in una sola giornata "48.200 Romani rimasero uccisi sul campo di battaglia, 4.500 furono presi prigionieri e 14.200 dispersi". Il capolavoro strategico di Annibale, geniale nell'improvvisazione della manovra a tenaglia.
A
riscattare l'orgoglio romano dopo la devastante sconfitta di Canne ci
penserà un nuovo comandate, un genio militare di 20 anni che passerà
alla storia con il nome di Scipione Africano.
La battaglia che cambiò il corso della storia.
Battaglia di Zama |
Publio Cornelio Scipione Africano |
3° ESERCITO MONGOLO
Impero Mongolo (1206-1368)
Esercito strategicamente formidabile composto da unità a cavallo forti e resistenti, abilissime e disposte secondo un particolare sistema decimale. Un esercito basato sulla meritocrazia. Al comando uno dei più grandi geni militari di sempre Gengis Khan. A detta dei cronisti dell'epoca, locali e stranieri, gli arcieri mongoli erano in grado di centrare l'ala di un uccello in volo. Una parola: devastante.
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La libertà di stampa è una illusione
La pervasività economica di pochi oligarchi finanziari ha finito con l'influenzare – attraverso i mass media – i concetti di moralità delle Società Occidentali e finendo poi, per essere interiorizzati dal popolo, senza alcuna elaborazione di pensiero proprio. Ecco perchè a questo delirio progressista non si riesce a mettere un freno. Quando una nazione perde il contatto col suo passato, con le sue radici, con il proprio codice morale, la sua identità decade rapidamente, smette di pensare, di creare e svanisce.
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La sinistra progressista italiana si è venduta alla finanza mondiale
Paolo Gentiloni e George Soros |
Di seguito la lista dei 14 europarlamentari italiani che, a Bruxelles e Strasburgo, stanno nel gruppo "alleanza progressista democratici e socialisti" alle direttive di George Soros. 13 sono del Pd: Brando Maria Benifei, Sergio Cofferati, Cecilia Kyenge, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella De Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Elena Schlein, Daniele Viotti più Barbara Spinelli della lista Tsipras.
George Soros, lo speculatore finanziario più famoso del mondo, è un raffinato tessitore di strategie culturali. Servendosi del proprio potere e della propria influenza (sia dal punto di vista politico sia da quello economico) ha avallato costantemente dal lato progressista ogni progetto europeo: immigrazione di massa, i gruppi LGBTI per imporre l'ideologia omosessuale così come lo stesso femminismo è stato fomentato, finanziato e creato dall'
La dottoressa americana Judith Reisman, durante una serie di incontri tenutisi in Croazia, ha dimostrato che i programmi di educazione sessuale "liberisti" per i bambini promossi secondo il metodo Kinsey sono stati redatti da pedofili. Fra le altre cose ha anche dimostrato i legami di questa lobby con la Fondazione Soros.
Questo articolo pubblicato della Open Society Foundations di Soros merita una analisi. Il mio consiglio è di non lasciarsi ingannare dall'edulcorata versione ufficiale di questa multinazionale o da termini d'apparenza (come "combattere le discriminazioni" o "trattamento umano dei migranti") scontate quanto condivisibili ma sottolineare l'operato di destabilizzazione di questa organizzazione. Scorrendo l'articolo si apprende che questa multinazionale privata ha deliberatamente minato un governo italiano legittimamente eletto dal popolo.
Nel documento si accenna anche a sforzi per integrare i "nuovi migranti nella società italiana", di "riforma della politica sulle droghe" e di "protezione dei diritti dei gay".
George Soros offre 246 milioni di dollari a gruppi femministi. |
Una società "finalmente" inclusiva e anti-discriminatoria: femminista, multi-etnica, poli-sessuale, multi-culturale ma soprattutto deprivata della sua identità in cui l'assunzione di droghe è espressione della libertà personale del cittadino. Le battaglie che stà promuovendo questa organizzazione sono al centro dell'agenda del pensiero progressista di sinistra in voga in tutta Europa.
Ora sappiamo anche chi l'ha scritta.
Bisogna sopportare con sangue freddo la degenerazione progressista. Non ci si deve lasciare coinvolgere, bisogna tenere in pugno l'iniziativa senza lasciarsi coinvolgere. Screenshot e riportare scrupolosamente tutta questa follia. Argomento di studio.