Sport e discriminazione, la frase choc: dopo le donne "i veri atleti"
Bufera sulle dichiarazioni del presidente della Fidal Sardegna (la
notizia è finita anche in cronaca nazionale su Repubblica.it), che a
fine competizione femminile di una corsa campestre disputata a
Villacidro avrebbe detto "Ora arriva la gara clou, vedremo gareggiare i
veri atleti." L'Associazione Nazionale Atlete italiane pronta a scrivere
al Presidente del Coni e della Fidal:"Vogliamo subito le scuse del
Presidente Lai"
Che la parità di genere sia un obiettivo
ancora molto lontanto nelle società è risaputo, purtroppo. Ce lo
raccontano ogni giorno le cronache. Oggi una clamorosa dichiarazione
fatta da chi proprio non ti aspetti, che viene denunciata da un'atleta
sarda, Giulia Andreozzi. Ha affidato in un post facebook la sua
delusione, dopo la gara alla quale ha preso parte domenica a Villacidro.
Una corsa compestre di 8 chilometri. Peccato che, a fine competizione
il presidente della Fidal Sardegna pare abbia così commentato "Ora
arriva la GARA CLOU, vedremo gareggiare i VERI ATLETI". Riferendosi alla
competizione maschile. Una dichiarazione che ha lasciato l'amaro in
bocca fra le atlete, che si sono guardate attonite, e per chi ogni
giorno lotta per la pari eguaglianza dei diritti delle donne. E che
nello sport dovrebbe essere insita.
Questo il post di Giulia Andreozzi
condiviso e commentato da centinaia di persone sul suo profilo
Facebook"Ci sono cose che nel 2017 non si dovrebbero sentire.
Specialmente da chi ricopre cariche pubbliche di un certo rilievo. Oggi a
Villacidro si sono disputati i campionati societari di corsa campestre,
evento in cui la corsa da sport individuale diventa uno sport di
squadra. Una bellissima giornata di sole e di sport. La gara femminile è
stata molto combattuta, un percorso molto duro che tutte, dalle prime
alle ultime arrivate, abbiamo onorato dando il massimo per le
rispettive società. Tuttavia, al termine il presidente della FIDAL
Sardegna, nel presentare la gara maschile che seguiva, ha
dichiarato: "Ora arriva la GARA CLOU, vedremo gareggiare i VERI ATLETI".
Prendo atto che per lui le donne che
avevano appena finito di gareggiare non sarebbero vere atlete. Sono
ammissibili simili affermazioni nel 2017? Probabilmente sì, visto che il
presidente della Figc si è distinto per analoga attenzione al tema
delle donne sportive ed è ancora saldamente al suo posto.
Come donna e come sportiva però non ritengo che si possa fare finta di niente o minimizzare. Sono affermazioni gravi e inaccettabili, di cui si dovrebbe essere chiamati a rendere conto."
Non è tardata ad arrivare la risposta dell'Assit: "Grazie alla denuncia di Giulia Andreozzi e all'attenzione di Repubblica.it (che riporta la notizia in home page) questa vicenda è agli onori delle cronache. Assist oggi pomeriggio scriverà al Presidente del CONI, Malagò, e al Presidente Nazionale FIDAL, perché arrivino subito le scuse alle Atlete del Presidente Lai.
Abbiamo anche deciso di inviare, allegandoli alla lettera, tutti i commenti che vorrete fare sotto questo post, purché ovviamente sempre esposti con educazione. E saremo anche davvero contente se saranno tanti i commenti degli uomini: perché che c'e' una parola imprescindibile nello sport e quella parola è RISPETTO e questi gli uomini di sport lo sanno benissimo. Scrivete e condividete."
Fonte:castedduonline.it
Commento
La frase choc.
Gli articoli di giornale intitolati "Nascere maschio è frutto di un errore genetico", "Meglio un cane che un uomo", ”perché le donne sono più intelligenti degli uomini". In questo caso non si parla di "frasi choc". La propaganda femminista ha esteso il proprio controllo sulla stampa, imponendole la propria ideologia: la misandria scientifica, la deumanizzazione del maschile e il culto del femminile.
Piena solidarietà al Presidente Lai: la verità è una tazza di veleno.
Prepariamoci allo sciopero femminista delle - oche giulive - per l’8 marzo. Il binomio "acidume femminile" e "lesbicone in calore" non lo posso tollerare.
L'alta finanza ha imposto l'agenda: un maschile effeminato, sessualità fluida, femminile virile e la proliferazione dell'omosessualità. Devo dire quello che penso: questa società fa schifo al cazzo. La società civile. Che schifo.
Come donna e come sportiva però non ritengo che si possa fare finta di niente o minimizzare. Sono affermazioni gravi e inaccettabili, di cui si dovrebbe essere chiamati a rendere conto."
Non è tardata ad arrivare la risposta dell'Assit: "Grazie alla denuncia di Giulia Andreozzi e all'attenzione di Repubblica.it (che riporta la notizia in home page) questa vicenda è agli onori delle cronache. Assist oggi pomeriggio scriverà al Presidente del CONI, Malagò, e al Presidente Nazionale FIDAL, perché arrivino subito le scuse alle Atlete del Presidente Lai.
Abbiamo anche deciso di inviare, allegandoli alla lettera, tutti i commenti che vorrete fare sotto questo post, purché ovviamente sempre esposti con educazione. E saremo anche davvero contente se saranno tanti i commenti degli uomini: perché che c'e' una parola imprescindibile nello sport e quella parola è RISPETTO e questi gli uomini di sport lo sanno benissimo. Scrivete e condividete."
Fonte:castedduonline.it
Commento
La frase choc.
Gli articoli di giornale intitolati "Nascere maschio è frutto di un errore genetico", "Meglio un cane che un uomo", ”perché le donne sono più intelligenti degli uomini". In questo caso non si parla di "frasi choc". La propaganda femminista ha esteso il proprio controllo sulla stampa, imponendole la propria ideologia: la misandria scientifica, la deumanizzazione del maschile e il culto del femminile.
Piena solidarietà al Presidente Lai: la verità è una tazza di veleno.
Prepariamoci allo sciopero femminista delle - oche giulive - per l’8 marzo. Il binomio "acidume femminile" e "lesbicone in calore" non lo posso tollerare.
L'alta finanza ha imposto l'agenda: un maschile effeminato, sessualità fluida, femminile virile e la proliferazione dell'omosessualità. Devo dire quello che penso: questa società fa schifo al cazzo. La società civile. Che schifo.